novembre 22, 2016

Giu' la Maschera


"Giu' la maschera" un laboratorio esclusivo presso il palazzo Aurum Via Largo Gardone, Pescara dalle ore 11 alle 13 del 4 dicembre 2016, abbandonare i manierismi clown... " il vestito del clown è il gesto, l'emozioni sono i suoi colori" (Francis C.)

ottobre 04, 2016

Il giorno del Clown

In questi giorni per chi vive la sua vita donando sorrisi è un momento rigenerante, ritrovarsi con tanti suoi simili professionisti, fan o semplici curiosi, il condividere abbracci e sorrisi diventa qualcosa di naturale e chi non è abituato a vivere queste emozioni lo ritrovi sorpreso e spaesato, la presenza di Andrea Caschetto con la sua testimonianza ha fatto davvero la differenza, fin da bambino ha lottato contro un tumore che gli toglie la memoria e quando si è accorto  che ricorda solo le belle emozioni ha deciso di donare la sua vita girando il mondo come ambasciatore del sorriso.

"Il vero clown lo riconosci non dal suo naso rosso, gag e titoli, ma dal suo cuore e occhi che comunicano amore" Francis C.

settembre 21, 2016

Scosse nel cuore ( 5 - 16 settembre 2016 )



E' difficile rimanere indifferenti davanti alle tragedie in cui all' improvviso si perdono casa e famigliari e  si ritorna di colpo in uno stato primitivo e alla ricerca dell'essenziale. Avvicinarsi alla sofferenza delle persone in situazioni d'emergenza è qualcosa che deve essere fatto con molto tatto, conoscenza e formazione specifica.
La prima esperienza è stata nel terremoto del Nepal a Katmandu durante il quale il nostro letto si muoveva per casa, poi di colpo il buio e le grida e da terremotati ci siamo ritrovati a fare i soccorritori. 
In Italia, invece, è stato nel 2002 a S.Giuliano di Puglia in Molise, dove in punta di piedi abbiamo assistito in veste clown di ascolto due bambini estratti vivi dalle macerie e successivamente abbiamo operato nel 2009 affianco alla protezione civile in Abruzzo. 
Ora nel cuore dell'Italia centrale, colpita dal sisma, abbiamo deciso di mettere in campo nuovamente la nostra esperienza  dopo aver chiesto il permesso presso le autorità locali, svolgendo un servizio volontario, offrendo agli anziani semplici abbracci e orecchie per ascoltare, determinante è stato l'apporto di una consulenza qualificata nell'ambito pedagogico che ha seguito tutta la parte preliminare.
Mentre camminavamo tra le tende mi ha colpito una donna sola, vestita tutta di nero, aveva perso suo marito un anno primo e veniamo a scoprire che era francese e si era trasferita in Italia comprando una casa che poi è rimasta distrutta nel terremoto; non riusciva a parlare, singhiozzava dicendo solo "merci" , ho iniziato a comunicare con lei in francese e riuscendo così ad accogliere la sua triste storia e poi salutandola con un lungo e dolce abbraccio.
Un' altra signora è uscita dalla tenda con una scatola di biscotti e ce ne ha offerto uno....era tutto quel che aveva per mostrarci la sua gratitudine. 
E ricordo poi di un' altra coppia di donne immobili ed incredule davanti alle macerie del loro amato paese,  che continuavano a sussurrare il nome di due bambini  rimaste morte in quella tragica occasione e potrei continuare con tante altre storie di incontri che custodisco preziosamente nel mio cuore.
Ha piovuto tantissimo come se fosse il cielo a  piangere… quello che più ci ha colpito è stata la dignità che le persone continuano a mostrare e la forza di ricominciare. Alcuni terremotati che abbiamo incontrato  si sono improvvisati soccoritori, portando vestiti ai loro compaesani, e ci hanno accolto sotto il loro gazebo durante una pioggia torrenziale abbracciandoci tutti insieme; quando ci vedevano passare i vigili del fuoco o la protezione civile ci chiedevano se anche loro potevano avere un abbraccio e spesso scendevano  lacrime dai loro volti,  questo ci ha emozionati e colti di sorpresa.

Sono situazioni che donano  un senso di comunità che ci fa'  sentire tutti uguali,  oltre ogni ideologia o etichette, abbracciati da un sentimento fragile quanto forte che e' l'Amore.

settembre 08, 2016

Incontro con Papa Francesco

Giornata meravigliosa in occasione della canonizzazione di "Madre Teresa" presso la Basilica di S.Pietro.
Molti anni fa, in un viaggio tra Bangladesh e India, fui ospite nella sua casa di accoglienza a Calcutta e successivamente, grazie ad un viaggio con i miei amici clown, fui ospitato anche da un centro nelle discariche Albanesi,  rifugio di bambini poveri.  Motivo per cui tenevo particolarmente  a questo evento che  si e' presentato come un' occasione inaspettata  venuta dall'alto e che ci ha visto festeggiare anche i  dieci anni della creazione di Willclown e del metodo di formazione Con-tatto, che utilizzo da  presso associazioni di tutta Italia.
In Vaticano ci hanno sistemato in un' area totalmente riservata a noi e così vicini al Papa.... e' stata un' emozione davvero grande per me ed i miei amici clown di tutta Italia, che nonostante le disdette e gli imprevisti, hanno accettato la sfida di essere li', ai quali vanno i miei ringraziamenti, così l'apparente delusione di non poter fare più  la festa-spettacolo si è trasformata meravigliosamente in una ancora più' lauta ricompensa, nell'aver ricevuto tutti il "Pass Artisti" ed essere stati ringraziati pubblicamente e benedetti dal Santo Padre.
Il momento più' emozionante e' stato quando dalle scale della Basilica mi hanno fatto cenno  di avvicinarmi, non ci potevo credere… dopo attimi di titubanza mi hanno permesso di raggiungere Papa Francesco, mi ha sorriso e tenuto a lungo la mano, ho sentito un brivido dentro... che rimarrà per sempre.

Successivamente a Castel S.Angelo ci siamo sfogati in un girotondo come bambini e con il "Dono Abbracci"ci siamo salutati in un breve "Arrivederci.

luglio 16, 2016

Dario Fo' (percorso formativo e confronto antropologico)
Un percorso intenso e formativo quello con Dario Fo' (premio nobel per la letteratura)
Il fulcro del lavoro fatto era per trovare nuove forme di raccontare le proprie storie su un palco e anche prendere esempio da Franca Rame, il suo amore e dedicazione per la "verità".
Non mi sembrava vero poter recitare e cantare in Francese davanti a Fo', ho potuto così rispolverare la mia vecchia passione di questa lingua con cui ci sono cresciuto e vissuto durante la mia infanzia nella meravigliosa città' di Ginevra e poi nel percorso di studi di arte drammatica a Parigi, il francese lo sento nell'anima, mi offre vibrazioni ed emozioni nel rivivere la mia lingua madre, mi rendo conto che tutto ciò' che ho vissuto nella mio cammino artistico ha avuto un suo senso e un suo incredibile disegno, E' incredibile aver trovato in comune la passione per i popoli nascosti e non raccontati che da alcuni anni mi occupo e che ho meravigliosamente scoperto che è quello che stanno facendo anche Dario con suo figlio Iacopo, la sua casa respira di un unica e rara semplicità e naturalezza oggi difficile da trovare specialmente negli artisti o quelli che vorrebbero diventarlo, semplicemente grazie e a presto