maggio 27, 2008

...sosta provvisoria...

"Non ti posso considerare straniero perché non ho terra a cui tu non
appartieni" In fondo siamo tutti stranieri su questa terra e non
abbiamo scelto noi di nascere in un posto o in altro, questo pianeta
ci accolto nel suo giardino affinché ci prendiamo cura per un certo
periodo della sua terra.
Siamo semplicemente in un viaggio e in sosta provvisoria su questo
granello di sabbia nell'universo. (Francis C.)

2 commenti:

ciuri ri campu ha detto...

Ciao Francis,
sono "approdato" al tuo blog grazie a una mia amica che ti conosce!
Finalmente sento parole di profonda umanità che mi colpiscono non solo per le tue indubbie doti artistiche ma perchè, da quello che vedo e spero conoscere di più fai nella tua vita, ogni parola e ogni gesto artistico sono sostanziati da una "Sapienza", da un gusto, da un sapore per la vita che mi incuriosisce e mi stupisce!
Io mi impegno nel campo dell'Antimafia Sociale attraverso la rete Libera di don Luigi Ciotti, con cui cerco di costruire un mondo diverso, dove le mafie non abbiano il potere di decidere chi deve essere curato e chi no, chi deve accedere al diritto alla salute e chi no. Sono siciliano e dio solo sa quanto le ingiustizie aggrediscono particolarmente persone inermi che devono chiedere come favore ciò che è un diritto fondamentale, quello della possibilità di una cura, di una semplice attenzione!!!
So però che questo non basta e in particolare, avendo degli amici che vivono condizioni di diversabilità e sofferenza, capisco e ammiro chi come te, dedica la vita a entrare in questa complicata condizione e dimensione! La sofferenza innocente rimane per me la forma più radicale di ingiustizia che non può avere militanti che la sconfiggano, come nel caso delle mafie, ma solo "missionari" come te che la condividono nella Speranza di regalare un sorriso, come insegna splendidamente chi ti ha conosciuto!
Sono molto d'accordo con la tua bella riflessione sull'uomo come "cittadino del mondo", mi ricorda don Milani che sull'obiezione di coscienza al servizio militare diceva "chi può fissare i confini delle patrie? Se voi avete questo diritto, quello di dividere il mondo tra italiani e stranieri, io rivendico quello di dividerlo tra oppressori e oppressi!"
Da poco frequento qualche fratello migrante e mi accorgo della profondissima umanità che posso apprendere da chi ha avuto il coraggio di sdradicarsi dalla propria terra e venire nel nostro Occidente sazio che vorrebbe continuare a vivere alle spalle dei poveri e utilizzare gli ultimi, i migranti solo come forza-lavoro e non come soggetto di diritti inalienabili! Tutto questo mi fa indignare e spero che la mia indignazione, più che rabbia sterile si trasformi in quella "santa collera" dei profeti che sognavano un mondo migliore.
Poi forse mi accorgo che questo mondo è già iniziato, grazie ai tuoi sorrisi!!!
Un abbraccio,
Gianluca Floridia
Libera associazioni Nomi e Numeri contro le mafie

ciuri ri campu ha detto...

Ciao Francis,
sono "approdato" al tuo blog grazie a una mia amica che ti conosce!
Finalmente sento parole di profonda umanità che mi colpiscono non solo per le tue indubbie doti artistiche ma perchè, da quello che vedo e spero conoscere di più fai nella tua vita, ogni parola e ogni gesto artistico sono sostanziati da una "Sapienza", da un gusto, da un sapore per la vita che mi incuriosisce e mi stupisce!
Io mi impegno nel campo dell'Antimafia Sociale attraverso la rete Libera di don Luigi Ciotti, con cui cerco di costruire un mondo diverso, dove le mafie non abbiano il potere di decidere chi deve essere curato e chi no, chi deve accedere al diritto alla salute e chi no. Sono siciliano e dio solo sa quanto le ingiustizie aggrediscono particolarmente persone inermi che devono chiedere come favore ciò che è un diritto fondamentale, quello della possibilità di una cura, di una semplice attenzione!!!
So però che questo non basta e in particolare, avendo degli amici che vivono condizioni di diversabilità e sofferenza, capisco e ammiro chi come te, dedica la vita a entrare in questa complicata condizione e dimensione! La sofferenza innocente rimane per me la forma più radicale di ingiustizia che non può avere militanti che la sconfiggano, come nel caso delle mafie, ma solo "missionari" come te che la condividono nella Speranza di regalare un sorriso, come insegna splendidamente chi ti ha conosciuto!
Sono molto d'accordo con la tua bella riflessione sull'uomo come "cittadino del mondo", mi ricorda don Milani che sull'obiezione di coscienza al servizio militare diceva "chi può fissare i confini delle patrie? Se voi avete questo diritto, quello di dividere il mondo tra italiani e stranieri, io rivendico quello di dividerlo tra oppressori e oppressi!"
Da poco frequento qualche fratello migrante e mi accorgo della profondissima umanità che posso apprendere da chi ha avuto il coraggio di sdradicarsi dalla propria terra e venire nel nostro Occidente sazio che vorrebbe continuare a vivere alle spalle dei poveri e utilizzare gli ultimi, i migranti solo come forza-lavoro e non come soggetto di diritti inalienabili! Tutto questo mi fa indignare e spero che la mia indignazione, più che rabbia sterile si trasformi in quella "santa collera" dei profeti che sognavano un mondo migliore.
Poi forse mi accorgo che questo mondo è già iniziato, grazie ai tuoi sorrisi!!!
Un abbraccio,
Gianluca Floridia
Libera associazioni Nomi e Numeri contro le mafie