Avevo invitato ospiti ricchi ma sono entrati solo i poveri..
1 commento:
Anonimo
ha detto...
Ciao Francis.......passaggio dall'Albani al Kossovo e finalmnete mura di casa, per adesso ti lascio questi pensieri scritti dopo la visita al campo Rom....
Giudicare non è vivere giudicare senza vedere non è scegliere. Il mio sorriso ti penetra segna una linea tra me e quello che può essere. Disprezzi ma forse perché non riesci a guardare le stelle come le vedo io. Giudichi la mia sporcizia ma non dimentichi i miei occhi. Pensi alla puzza, pensi alle malattie. Senza lasciare spazio all'odore dell'erba del mattino. Alle carezze del sole. E la pioggia che batte sulle mie lamiere. Libero di muovermi e spostarmi. Incontrare gente e parlare. Essere un popolo solo in movimento. Abbandonato ma felice, solo ma felice nascosto dai tuoi palazzi e dalle tuoi rumori. Il fuoco brilla mentre la musica lo accompagna in una danza selvaggia prodotta da una batteria di auto abbandonata. Mi adeguo alla vita, a quello che sono i margini. Accontentandomi da quello che fai cadere dal piatto. Nel frattempo mi tengo la luna, il sole, il cielo e tutta la terra libera che rimane. Senti voci e sorrisi ti penetra 'odore di vita vissuta. Polvere e terra. Nero che ti sporca e danza contagiosa.
Un abbraccio forte nell'attesa di rincontrarsi Riccardo sankara11.blogspot.com
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Ciao Francis.......passaggio dall'Albani al Kossovo e finalmnete mura di casa, per adesso ti lascio questi pensieri scritti dopo la visita al campo Rom....
Giudicare non è vivere
giudicare senza vedere non è scegliere.
Il mio sorriso ti penetra
segna una linea tra me e quello che può essere.
Disprezzi ma forse perché non riesci a guardare le stelle come le vedo io.
Giudichi la mia sporcizia
ma non dimentichi i miei occhi.
Pensi alla puzza,
pensi alle malattie.
Senza lasciare spazio all'odore dell'erba del mattino.
Alle carezze del sole.
E la pioggia che batte sulle mie lamiere.
Libero di muovermi e spostarmi.
Incontrare gente e parlare.
Essere un popolo solo in movimento.
Abbandonato ma felice,
solo ma felice
nascosto dai tuoi palazzi e dalle tuoi rumori.
Il fuoco brilla
mentre la musica lo accompagna in una danza selvaggia
prodotta da una batteria di auto abbandonata.
Mi adeguo alla vita, a quello che sono i margini.
Accontentandomi da quello che fai cadere dal piatto.
Nel frattempo mi tengo la luna, il sole, il cielo e tutta la terra libera che rimane.
Senti voci e sorrisi
ti penetra 'odore di vita vissuta.
Polvere e terra.
Nero che ti sporca e danza contagiosa.
Un abbraccio forte nell'attesa di rincontrarsi
Riccardo
sankara11.blogspot.com
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