Nella nostra società le persone si toccano in modo stereotipato. Il contatto ha assunto un carattere formale
che va dall'estremo della stretta di mano, all'atto sessuale...ed in mezzo, un grande vuoto.
Se il sentimento della solitudine è così diffuso, le cause sono da ricercare almeno in parte in questa semplice realtà,
non siamo toccati abbastanza, non siamo toccati con amore
Il contatto, quando è applicato con amore, è un filo d' Arianna che consente di uscire dal labirinto più buio.
In questo senso il massaggio può schiudere nuovi orizzonti alla persona più solitaria, mentre permette a
chi gode già di buone relazioni, di migliorarle creativamente.
Quando si tocca la pelle di una persona, si arriva facilmente a toccarla nelle sue profondità, nelle emozioni,
nei sogni irrealizzati, nella vita dell'immaginazione, nei ricordi e nell'anticipazione.
Il toccare è raramente neutro. Più spesso commuove o infastidisce, ci fa conoscere il piacere o il fastidio,
provoca in noi la tranquillità e la fiducia, oppure la collera ed il rigetto.
Di qui l'importanza di imparare a toccare l'altro con rispetto, con interesse e amore, se vogliamo conferire alle nostre relazioni un carattere di verità e bellezza. (Estratto da una lettera di Daniela B.)
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