ottobre 07, 2013

La stagione dell'amore (parte 4) Il segreto degli uomini blu



Non avevo mai atteso il mattino con tanta premura, le informazioni cartografiche che mi erano state indicate comportavano troppi giorni di cammino, quindi devio per un villaggio dove trovo un mezzo per aggirare i monti e andare dritto alla meta, un luogo molto caro agli Amazigh,, due laghi sul versante sud dei monti Atlas, a settembre  I nomadi dei monti, del deserto e dei villaggi con i loro cammelli, capre, pecore e asini vengono a festeggiare l'amore, dove i figli si possono incontrare con le loro future compagne, nasce tutto da una legenda.
Nei tempi antichi due famiglie non furono in accordo sulla scelta dei propri rispettivi figli di stare insieme, così scapparono sui monti e versarono così tante lacrime che si trasformarono in laghi di Isli e Tislit che sono a forma di cuore, da quel giorno il popolo decise di rendere liberi i figli di scegliere il loro amore con una festa.
Dovevo affrontare un altro giorno di cammino, mi affianco ad una carovana di cammelli accompagnati da un anziano donna e una bambina, nel frattempo decisi di fermarmi a dormire in un villaggio semi abbandonato dove un pastore con suo figlio mi offrono il loro letto, un tappeto dentro una casetta di sassi con caminetto, l'uomo era insistente e il figlio timido, mi offrono da mangiare nel loro stesso piatto, poi esco fuori dove le pecore dormivano, nel buio totale il figlio mi porta un agnello per accarezzarlo, poi vado a dormire. Mi alzo alle 5 per ripartire e noto che uno di loro per lasciarmi posto ha dormito fuori al freddo dentro una coperta.
Proseguo verso il lago di Isli ormai vicino, la temperatura era rigida e finalmente il gps mi indica che sono quasi arrivato anche se non vedevo nulla intorno essendo completamente buio.
Aspetto l'alba come fossi un invitato speciale, l'emozione era forte, le stelle lasciavano posto lentamente all'aurora, illuminando lentamente l'enorme specchio d'acqua con colori surreali.

Avevo troppo freddo e corsi a cercare la cima di un monte dove sarebbe arrivato prima il sole a riscaldarmi.


Nessun commento: